Russia, il governo all’attacco dei social media

L’affermazione dei nuovi media sociali su Internet non genera solo effetti positivi. L’esplosione di questo nuovo mezzo di comunicazione ha attirato, non da ora, anche l’attenzione dei governi. Specialmente di quelli intenzionati a controllare le opinioni della propria gente. E’ in tal senso che va letto il provvedimento del ministero delle comunicazioni russo – il Roskomnadzor -, che ha messo a punto un nuovo sistema di monitoraggio per controllare le opinioni sul web. Non solo stampa scritta e online, ma anche reti sociali. Dai blog, passando per Facebook e Twitter, fino ad arrivare ai forum.

Del resto, anche in Russia, i social network si stanno diffondendo in modo dirompente. Le tre reti sociali più popolari sono V Kontaktie, Odnoklassniki e Facebook, attualmente sui 34, 27 e 9 milioni di utenti iscritti. Ai quali vanno aggiunti gli oltre 5 milioni di blogger, attivi sulla piattaforma Livejournal. Le persone in rete in media ogni mese sono ben 60 milioni e il 99% utilizza anche i social network.E’ evidente che, in un panorama del genere, Internet diventa una minaccia. Con un giornalismo – stampato e televisivo – completamente addomesticato, le voci del dissenso passano per il web.

Il piano era già stato proposto a fine 2011, ma dovrebbe essere approvato e messo in pratica nei prossimi mesi. Il governo non si limiterà a prendere nota dei contenuti “sovversivi”, ma potrà anche intervenire su di essi. Dopo la notificazione, l’utente avrà tre giorni per rimuovere l’oggetto incriminato. Se questo non dovesse avvenire, il Roskomnadzor invierà altri due avvisi e, in caso di ulteriore mancanza, provvederà a chiudere il sito.

 

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